Stazione
abbandonata di Porto sulla Roma-Fiumicino Novembre 2010 |
Non
potendone più di sale d'aspetto coi tavoli sfondati, di
porte murate o grigliate di ferro, ho deciso di
autonominarmi Signore di Demanio, principe delle sale
d'aspetto abbandonate, alla ricerca di una qualche cazzo
di deontologia per tenere insieme qualcosa che mi
dispiace di buttare via. Capisco che bisogna pagare un prezzo, che non si può tener tutta quella gente attorno, al mondo. Si, ma voglio dire: se hai una carie ai denti, si può curare, non occorre mica mettere sempre una palla di cemento in bocca ? E' che c'è qualcosa nelle stazioni che le rende diverse una dall'altra, sono le porte delle città. C'era scritto il nome, c'era la faccia di qualcuno. E dietro alle facce c'è un Paese, che se ti ostini a cercare non è tutto uguale. Dietro le stazioni ci sono le città, e a me piacciono le città, mi piace la gente che abita le città. Quando entro nelle città io vorrei sapere e capire qualcosa di quelle città, perché non è vero che tutto il mondo è paese, non c'ho mai creduto a sta balla qua. |
Marco Paolini, Album - La Comune di Gemona |
|
|