Abandoned wooden products factory March 2011 |
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La mia
personalissima macchina del tempo, che mi tormenta e mi
spinge a cercare sempre nuovi passati, mi ha portato in
un'altra azienda che non c'è più. Si entra facilmente, poiché la recinzione è ormai quasi inesistente, e a pochi passi dal mondo presente ti ritrovi nel passato. Un passato che si è fermato a un natale di qualche anno fa. Nelle officine non c'è più nulla, solo il vuoto, ma qualcosa è rimasto nei locali adiacenti. Ci sono gli uffici, completamente vuoti, in cui riconosci però l'ufficio del Capo. Ha la carta da parati vellutata che mostra ancora le ombre dei quadri che adornavano le pareti, la scrivania presidenziale e un meraviglioso campanello sulla porta che recita Richiesta di udienza: annunziarsi. Credo che nemmeno lo studio del Papa abbia una simile perla. Dopo che hai suonato, tre scritte luminose di dicono quale sarà la tua sorte: Attendere Non si riceve Avanti. Poi, accanto agli uffici, c'è la parte più straordinaria: la casa del custode. Qui il tempo si è fermato a natale: ci sono ancora gli addobbi e l'alberello in terra, in mezzo ad altre cianfrusaglie. Ci sono la cucina e la camera da letto ancora parzialmente arredate. In un grande armadio a muro, coperti di polvere, una grande quantità di quaderni. Sono di un bimbo che nel 1977 imparava a fare le divisioni (16 diviso 2 uguale 8). E' tutto lì, non è stato portato via nulla. Nei sotterranei, invece, c'è la cucina della mensa (con ancora alcuni prodotti alimentari) e gli spogliatoi. Ho cercato un po' in rete e ho trovato la testimonianza amara di un ragazzo che a seguito di questo fallimento si è trovato in mezzo a una strada. Come spesso accade in questi posti, c'è la bacheca aziendale accanto al posto una volta occupato dall'orologio marcatempo. In bacheca, triste copione che si ripete senza sosta, annunci di lotte sindacali e scioperi. Gli ultimi per questa azienda. |
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